Monaco e scrittore ecclesiastico
bizantino. Nel 781, insieme al padre e ai fratelli, si ritirò nel
monastero di Sakkudion (Bitinia); nel 796 fu arrestato per aver disapprovato il
comportamento dell'imperatore Costantino VI, che aveva ripudiato e fatto
chiudere in convento la moglie Maria per sposare in seconde nozze Teodate.
Liberato e trasferito con la sua comunità religiosa nel monastero di
Studion, che ospitava monaci (V. STUDITI) dediti
alla trascrizione dei codici, subì a varie riprese, a partire dall'802,
il carcere e l'esilio e solo nell'820 poté far ritorno a Costantinopoli.
Molto vasta è la sua produzione che comprende poesie sacre, scritti
ascetici, dogmatici e politici (Costantinopoli 759 circa - Acrita, Bitinia
826).